La rivincita dei matti
Il romanzo ispirato di un grande scrittore
Agnese, che tutti chiamano Steno, nell’estate del 1982 ha tredici anni. È l’estate magica in cui l’Italia di Paolo Rossi ed Enzo Bearzot vincerà i Mondiali di calcio contro la Germania Ovest. Ma è anche l’estate in cui lo zio Arturo Praz, detto Leggenda, si mette in testa di giocare la sua partita, raccogliendo i vecchi amici per sfidare, il giorno della finale, gli infermieri del manicomio. Già, perché Arturo, Bones, Mario, Bobi e tutti gli altri sono legati da un passato comune: sono ex pazienti del Collegio – è così che chiamano l’ospedale psichiatrico della città – e ne sono usciti grazie a un dottore rivoluzionario e gentile, uno che ha cambiato il mondo: Franco Basaglia. In sella alla Vespa dello zio, lanciata per le strade di una Trieste avvolgente e carica di fascino, Steno segue le incredibili avventure della squadra dei matti a cui, scopre a un certo punto, è legato anche il destino della Nazionale azzurra. Arturo e i suoi compagni cercheranno la loro rivincita, portando sul campo rabbia, paura, speranze e ogni scintilla della propria esistenza, per dimostrare che diverso e normale significano spesso la stessa identica cosa.
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Un inno al valore della diversità.
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Una storia popolata di personaggi indimenticabili che si muovono sul palcoscenico di una città magica.
Pierdomenico Baccalario, scrive romanzi per ragazzi dal 1997, quando ha vinto il premio letterario Il Battello a Vapore con La strada del guerriero utilizzando il nome del suo vicino di casa. Da allora i suoi bestseller sono stati firmati con altrettanti pseudonimi (Ulysses Moore, Irene Adler), tradotti in oltre trenta lingue e pubblicati con i maggiori editori italiani e stranieri. Collabora da oltre vent’anni con Lucca Comics & Games, ha scritto per Repubblica ed è editorialista de La Lettura (Corriere della Sera). Nel 2014 ha fondato a Londra l’agenzia creativa Book on a Tree. Alla domanda "Pier Domenico o Pierdomenico?" non sa rispondere.