Di fuoco e seta
La battaglia più sanguinosa del XIX secolo, una storia d’amore che attraversa gli oceani del tempo, la magia e l’avventura in un potente affresco di realismo magico.
La guerra fa anche questo: passa una mano di nero su tutti i colori, scombina l’armonia dei luoghi, fa sgocciolare via la bellezza dalle cose. Questa è una storia che ha due inizi e un finale sorprendente. Comincia ai giorni nostri, l’estate in cui Lianna arriva a Solferino per stare un po’ vicino alla madre e confidarle ciò che non le ha mai detto. La mamma di Lianna, infatti, è morta improvvisamente qualche mese prima e qualcosa di lei si sta perdendo nel cuore e nella mente della ragazza.
Ma c’è un altro inizio: nell’estate del 1859, nello stesso paese, Alvise Malastalla, detto Visio, “muore e rinasce” sotto i colpi di un fucile da caccia, inseguito da un uomo a cui aveva cercato di rubare dei polli. Proprio in quella notte “magica” e spaventosa Visio trova una nuova famiglia: un amico, Sante, e un amore, Altea, e con loro si troverà ad assistere alla battaglia più rovinosa del Risorgimento, quella di Solferino.
Sarà il vecchio Asé, custode del cimitero di Solferino, a raccontare a Lianna queste vicende “di fuoco e seta”, di ragazzi disposti a tutto pur di stare insieme, di amore e battaglie, e a svelarle antichi, inaspettati segreti.
Perché tra passato e presente i destini delle persone possono ancora intrecciarsi e le distanze tra chi si ama dissiparsi.
- Un finale inaspettato, un twist che lascia senza fiato.
- Una storia d’amore, d’amicizia e di valori universali ambientata in Italia.
- Capitoli brevi, scrittura elegante e potente.