Bot Room: Andrea Dalla Fontana

La Bot Room è la stanza dove rinchiudiamo ogni tanto qualcuno da uno dei nostri rami – autori, illustratori, grafici, editor, project manager… –  per quattro chiacchiere informali, più o meno! Oggi tocca ad Andrea Dalla Fontana! Tutte le interviste nella Bot Room QUI.

[Intervista a cura di Davide Calì]

Andrea, presentati ai nostri lettori: chi sei, da dove vieni, dove vai, cosa fai?
Ciao! Sono Andrea, vivo a Biella, in Piemonte, dove faccio il grafico e l’illustratore. Quando da bambino mi chiedevano “cosa vuoi fare da grande?” rispondevo deciso: “disegnare!”. Ecco, oggi cerco di andare in quella direzione.

Per noi hai illustrato I FRASTORNATI e I FETENTERS (serie appena uscita per Piemme – LINK). Ma spiegaci, illustri solo storia demenziali oppure ogni tanto fai la persona seria?
Lavorando come grafico, mi capita di seguire progetti mooolto seri, quindi quando prendo la matita in mano non vedo l’ora di mandare tutto in vacca (uh, si può dire?)!

Dei 12 (o quanti erano) assurdi frati inventati dagli autori di Book on a tree per le pagine di Messaggero dei Ragazzi ce n’è uno che hai preferito? E uno in cui ti sei immedesimato? Confessaci: che frate sei?
Fra Golone al 100%. È un grande appassionato di musica (ma lui canta, io no) e gli piace tantissimo mangiare (a un certo punto diventa anche il cuoco del convento!). Se tra le sue passioni ci fosse anche il disegno, saremmo due gemelli siamesi.

Parlaci invece dei FETENTERS. Racconta ai nostri lettori la storia, senza spolierare troppo però!
I Fetenters sono quattro ragazzini con dei superpoteri a dir poco inusuali: Fabietto molla dei peti micidiali, Bruno emette dei rutti ultrasonici, Edo ha l’ascella atomica e Azzurra, la lady del gruppo, tira fuori dal naso delle caccole monumentali. Sotto la guida di Nello Fetello, il bidello della loro scuola, affrontano la terribile minaccia di un’organizzazione criminale che punta a ingrigire l’umanità intera. Una figata!

Tra frati e supereroi pazzi hai il tempo di fare anche altre cose? Hai qualche progetto interessante che vuoi raccontarci?
Il mio sogno nel cassetto è mettere in piedi una graphic novel; ho alcune idee che mi sembrano interessanti, ma tra il lavoro da grafico e i nuovi progetti editoriali a cui sto lavorando, il tempo che riesco a dedicarci è davvero poco. Però non mi perdo d’animo. Sono sempre stato convinto che le buone idee, anche se chiuse in un cassetto, crescano pian piano fino a raggiungere il giusto grado di maturazione. E quando sono pronte ti cadono in mano, come una bella mela rossa. Basta saperle aspettare!

 

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